giovedì 29 ottobre 2009

Uno scrigno prezioso


Gli ammassi aperti sono fra gli oggetti celesti più belli. Costituiti da poche decine fino a qualche migliaio di stelle debolmente legate dalla mutua gravità, la loro visione binoculare o telescopica ci regala lo scintillante spettacolo di grappoli di stelle proiettate contro uno sfondo scuro. Lostudio degli ammassi aperti è però importante anche da un punto di vista scientifico. Le stelle che lo compongono sono nate tutte assieme dalla stessa nube di gas. Di conseguenza l'età e composizione chimica è la stessa per tutte le stelle di uno stesso ammasso e, dunque, osservandone le caratteristiche è possibile ottenere importanti informazioni sui processi evolutivi stellari. Uno fra i più spettacolari ammassi aperti, visibile anche a occhio nudo dai cieli dell'emisfero australe, è NGC 4755 soprannominato lo Scrigno. Dista 6400 anni luce e le sue stelle si sono formate circa 16 milioni di anni fa. Il nome gli fu dato da John Herschel che nel 1830 lo osservò rimanendo colpito dall'eccezionale bellezza delle sue stelle blu e rosse che gli ricordavano appunto dei gioielli custoditi in un scrigno. Oggi, a 180 anni dalle prime osservazioni di Herschel, possiamo condividere la sua meraviglia e ammirazione osservando NGC 4755 ripreso dai telescopi dell'ESO che operano sotto i bui cieli del Cile. Grazie alla Wide Field Imager applicata al telescopio di 2,2 metri e allo spettrografo FORS1 del Very Large Telescope gli astronomi dell'ESO hanno ottenuto delle spettacolari immagini che ci restituiscono l'ammasso in tutta la sua sfolgorante bellezza.
Credit: ESO/Y. Beletsky

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