Oltre a regalarci un'altra splendida vista di M31, la grande galassia di Andromeda distante circa 2,5 milioni di anni luce, l'immagine composita ottenuta sommando le osservazioni in banda X del telescopio spaziale Chandra, nell'infrarosso di Spitzer e nel visibile della Digitized Sky Survey sta aiutando gli astronomi a comprendere meglio i meccanismi che portano all'esplosione di un particolare tipo di supernovae, le supernovae Ia. Si tratta di stelle che rivestono una particolare importanza in ambito cosmologico, essendo utilizzate come candele standard per la misura delle distanze di galassie lontane. I modelli teorici prevedono che le supernovae di tipo Ia esplodono quando una nana bianca in un sistema binario stretto, strappando materia alla compagna, accresce la propria massa oltre il limite di 1,4 masse solari innescando così una distruttiva deflagrazione termonucleare. L'analisi dell'intensità dell'emissione X rilevata da Chandra al centro di M31 mette però in dubbio questo modello, favorendo invece un meccanismo innescato dalla fusione di due nane bianche in orbita stretta l'una attorno all'altra. Tale ipotesi pare per altro trovare un primo, parziale riscontro con le osservazioni condotte da Chandra e relative a altre cinque galassie a spirale.
Credit: X-ray (NASA/CXC/MPA/M.Gilfanov & A.Bogdan), Infrared (NASA/JPL-Caltech/SSC), Optical (DSS)
Nel video è mostrata un'animazione che mostra il meccanismo di fusione di due nane bianche che porta all'esplosione di una supernova di tipo Ia
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