Grazie ai progressi della ricerca astronomica degli ultimi decenni è stato possibile stabilire come al centro delle galassie siano ospitati buchi neri la cui massa è dell’ordine dei milioni o anche miliardi di masse solari. Il legame fra buco nero centrale e galassia ospite pare essere molto forte, tanto che secondo alcuni modelli la massa del buco nero è strettamente correlata ai processi evolutivi cui la galassia è andata incontro nel corso di miliardi di anni. I buchi neri centrali accrescono la propria massa divorando grandi quantità di materia catturata dal loro intenso campo gravitazionale. I gas e le polveri prima di precipitare nel buco nero si dispongono su un disco detto di accrescimento lungo il quale, spiraleggiando, si riscaldano. Il processo libera enormi quantità di energia, e parte della materia viene espulsa lungo due getti in direzioni opposte. L’intensità del processo è strettamente correlata alla quantità di materia disponibile: maggiore è la quantità di gas che precipita nel buco nero tanto più intensa sarà l’energia emessa. Lo studio dei nuclei galattici attivi (AGN) è particolarmente importante perché fornisce fondamentali informazioni sul legame esistente fra buchi neri centrali e galassie ospiti. A tal scopo un gruppo internazionale di astronomi ha utilizzato tre dei migliori strumenti disponibili per le osservazioni per studiare una coppia di galassie interagenti, NGC 6872 e IC 4970 distanti circa 180 milioni di anni luce nella costellazione australe del Pavone. Combinando le osservazioni dei telescopi spaziali Chandra in banda X e Spitzer nell’infrarosso e quelle del VLT nella regione del visibile dello spettro elettromagnetico, gli astronomi hanno ottenuto l’immagine nella quale è chiaramente visibile il processo di fusione in atto fra le due galassie. Delle due galassie IC 4970 è quella visibile in alto a sinistra ed era già noto che al suo interno vi fosse un nucleo particolarmente attivo. Anzi, la grande quantità di energia emessa dal buco nero centrale non riusciva a essere spiegata considerando il solo gas presente in IC 4970. Il “mistero” trova spiegazione considerando proprio il processo di fusione in atto fra le due galassie. L’attrazione gravitazionale di IC
Credit: X-ray: NASA/CXC/SAO/M.Machacek; Optical: ESO/VLT; Infrared: NASA/JPL/Caltech
Nessun commento:
Posta un commento