"Spirit non è morto: ha solo iniziato una nuova fase della sua vita". Le parole di Doug McCuistion, direttore del Mars Exploration Program della NASA, annunciano la decisione di abbandonare i tentativi di liberare il rover marziano dalla sabbia nella quale da circa 10 mesi è intrappolato. Spirit, dunque, non si muoverà più sulla superficie del pianeta rosso alla scoperta dei suoi segreti, ma continuerà a operare come piattaforma scientifica statica. E se riuscirà, come tutti sperano, a superare il duro inverno marziano, allora sarà ancora notevole il contributo scientifico che potrà dare per il miglioramento delle nostre conoscenze su Marte. Sono trascorsi 6 anni da quando Spirit, insieme al rover gemello Opportunity, toccò il suolo del pianeta iniziando un'avventura che, progettata per durare soli 3 mesi, ha contribuito in maniera determinante a cambiare, migliorandole, le nostre conoscenze su Marte. Grazie alle immagini, alle analisi, alle osservazioni che i due rover hanno condotto direttamente sul suolo marziano, oggi sappiamo con certezza che un tempo sul pianeta scorrevano fiumi che confluivano in grandi bacini, conosciamo con un dettaglio senza precedenti le caratteristiche fisico chimiche delle sue rocce e della sabbia che ne ricopre la superficie, abbiamo potuto studiare come mai in precedenza la meteorologia e la composizione della pur tenue atmosfera, abbiamo perfino potuto analizzare alcuni meteoriti precipitati in epoche remote su Marte. In questi sei anni i due rover hanno percorso vari chilometri in una marcia che li ha condotti a scalare colline, a scendere all'interno di crateri, a superare ostacoli più o meno grandi. Fino a quando, 10 mesi fa, Spirit è incappato in un terreno sabbioso nel quale è rimasto intrappolato. Anche a causa del malfunzionamento di una delle sei ruote sulle quali si sposta, tutti i tentativi di liberarlo sono stati vani e oggi, anche alla luce delle avverse condizioni climatiche dell'ormai prossimo inverno e della ridotta capacità di produzione di energia elettrica da parte dei pannelli solari di cui è dotato, i tecnici della NASA hanno preso la dolorosa ma necessaria decisione di abbandonare i tentativi di liberare il rover e di utilizzare tutte le risorse energetiche residue per l'unico obiettivo di superare la stagione rigida. Ma se questo obiettivo sarà raggiuto, se Spirit sopravviverà all'inverno marziano, allora lo attenderà una nuova stagine di grandi ricerche: lo studio delle variazioni nella rotazione del pianeta per comprenderne la composizione interna, l'analisi dell'atmosfera e del clima locale, l'analisi del suolo e delle rocce circostanti. Se Spirit riuscirà in tutto ciò allora, se possibile, ancora più grande sarà la gratitudine che l'intera comunità scientifica gli tributerà.
Credit: NASA/JPL-Caltech