Sono trascorsi 6 anni da quando il 3 gennaio del 2004 il rover Spirit della NASA toccava il suolo marziano seguito, 3 settimane dopo, dal suo gemello Opportunity. Entrambi i rover avevano una vita programmata di appena tre mesi, ma la loro operatività ha superato ogni più rosea aspettativa consentendo, in sei anni di intensa attività di ricerca scientifica, di ottenere risultati di straordinaria importanza nel campo delle nostre conoscenze sul pianeta rosso. I rover hanno percorso la superficie marziana per svariati chilometri, ne hanno analizzato la composizione, studiato le rocce e i sedimenti, hanno permesso di accertare la presenza di abbondante acqua nel passato del pianeta. Ora, però, la sopravvivenza di Spirit è a forte rischio. Da circa 6 mesi il rover è intrappolato in un terreno sabbioso dal quale non riesce a emergere. Tutti i tentativi operati dai tecnici di missione sono stati vani, complicati dal cattivo funzionamento di almeno due delle sei ruote su cui si sposta il rover. In realtà, anche da fermo Spirit ha continuato le sue attività scientifiche. Il problema è che è ormai prossimo il rigido inverno marziano. Nei precedenti tre inverni già affrontati dai rover, la sopravvivenza è stata loro garantita dal posizionamento dei loro pannelli solari rivolti in modo tale da massimizzare la capacità di raccolta della radiazione. Con Spirit bloccato però i tecnici della NASA non sono affatto sicuri di riuscire nuovamente nell'impresa. In mancanza di sufficiente energia per riscaldare i delicati sistemi di bordo difficilmente Spirit riuscirà a sopravvivere. Nelle prossime settimane è stato convocato un vertice operativo per decide il da farsi in base principalmente a valutazioni di costi/benefici. Ogni tentativo per salvare Spirit ha, infatti, costi elevati e, dato il limitato budget disponibile, ogni decisione va presa considerando le possibilità di ritorno in termini di risultati scientifici conseguibili. Noi tutti facciamo il tifo per Spirit!
Credit: NASA
Nessun commento:
Posta un commento