mercoledì 20 gennaio 2010

Ricostruita la storia della formazione stellare in una piccola galassia


Combinando le osservazioni del telescopio spaziale Hubble con i dati ottenuti col radiotelescopio VLA (Very Large Array) un team di astronomi guidato da Benjamin Williams è riuscito a ricostruire la storia della formazione stellare di NGC 2976, una piccola galassia irregolare distante 12 milioni di anni luce nella costellazione dell'Orsa Maggiore. La galassia presenta alcune peculiarità sia morfologiche, priva com'è di bracci a spirale, sia evolutive, presentando un tasso di formazione stellare molto basso, con processi per altro concentrati quasi esclusivamente in una regione di non più di 5mila anni luce di diametro intorno al buco nero centrale. Grazie alla sensibilità dell'occhio di Hubble, gli astronomi sono riusciti a studiare singole stelle all'interno della galassia, determinandone le caratteristiche fisiche e l'età. Da qui la scoperta che i processi di formazione stellare sono del tutto assenti nelle regioni più esterne e molto ridotti in quelle interne. La spiegazione può essere cercata nell'interazione gravitazionale che la galassia ha subito con i membri di maggiori dimensioni dell'ammasso cui appartiene anche M81. A seguito degli incontri ravvicinati, il gas delle regioni più esterne fu strappato via, mentre all'interno del disco fu spinto verso il centro ad alimentare la voracità del buco nero centrale. L'attività di formazione stellare nelle regioni interne è comunque molto ridotto e, dalle stime degli astronomi, non durerà che per altri 500 milioni di anni. Un tale processo è già stato descritto dai modelli teorici e le recenti osservazioni di NGC 2976 paiono confermarli.

Credit: NASA, ESA, and J. Dalcanton and B. Williams (University of Washington, Seattle)

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