Con un lancio perfettemante riuscito alle ore 5,32 di ieri pomeriggio ora di Cape Canaveral sono iniziate le missione delle due sonde americane LRO (Lunar reconnaissance orbiter) e LCROSS (Lunar crater observation and sensing satellite) che hanno come obiettivo lo studio della Luna. Con questo lancio si può dire ufficialmente partita la lunga marcia di avvicinamento che, secondo quanto previsto dai programmi della NASA, porterà l'uomo nuovamente sulla Luna entro il 2020. Fatta eccezione per la Lunar Prospector che operò a cavallo degli anni 1998- 1999, era dall'ultima missione del programma Apollo, ben 36 anni fa, che la Luna non veniva visitata da sonde della NASA. Subito dopo il lancio di ieri sera, LRO e LCROSS sono state parcheggiate in un'orbita provvisoria attorno alla Terra ma a breve, con l'accensione dell'ultimo stadio del razzo, inizieranno ad avvicianrsi alla Luna che raggiungeranno in meno di 5 giorni. A quel punto le due sonde si separeranno. LRO si immettera in un'orbita polare molto stretta per iniziare le attività programmate di ripresa e mappatura della superficie lunare. LCROSS, invece, ancora agganciata allo stadio del razzio si collocherà in un'orbita più larga che completerà in 37 giorni. Il momento più atteso della missione si avrà, però, in una data ancora da definire compresa fra il 7 e l'11 ottobre prossimi quando LCROSS sarà fatta precipitare in un cratere in prossimità del polo lunare. In questo modo si prevede che verranno sollevate qualche centiniaia di tonnellate di polvere e detriti dalla superficie lunare che saranno visibili e osservati da uno schieramento senza precedenti di telescopi sulla Terra, dal telescopio spaziale Hubble e dalla stessa LRO. L'analisi della composizione chimica delle polveri sollevata permetterà, tra l'altro, di risolvere l'annosa questione della possibile presenza di acqua ghiacciata nei crateri posti in prossimità dei poli, lì dove non arriva mai la luce del Sole.
Credit: NASA
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