Dati raccolti da tre diverse sonde hanno consentito ai ricercatori della NASA di confermare la presenza di acqua sulla superficie della Luna. Grazie ai dati raccolti con lo spettrometro a bordo della sonda indiana Chandrayaan-1 è stato possibile rilevare la caratteristica impronta delle molecole di acqua e ossidrile (OH) nello spettro della luce riflessa dalla superficie delle regioni polari del nostro satellite. “La ricerca dell’acqua sulla Luna – afferma Jim Green del Dipartimento di Scienze Planetarie della NASA – è stata per molto tempo una corsa al santo graal. La scoperta è il frutto di una lunga e intensa collaborazione fra le agenzie spaziali americana e indiana.” Naturalmente, non si è di fronte alla scoperta di laghi, mari o fiumi che scorrono sulla Luna. Al contrario, si tratta di piccole ma significative quantità di acqua e ossidrile contenute nelle rocce e subito al di sotto della superficie del nostro satellite. La presenza di acqua era stata già sospettata nel 1999 analizzando i dati raccolti dalla sonda Cassini durante il fly by con la Luna necessario alla sua lunga marcia di avvicinamento a Saturno dove è ancora operativa. La conferma definitiva è poi venuta dal confronto con i dati raccolti durante il passaggio ravvicinato dello scorso giugno della missione Epoxi, missione che estende l’operatività della Deep Impact che, dopo aver avvicinato e rilasciato un proiettile per studiare la cometa Temple 2, è ora in avvicinamento alla cometa Hartley 2 che incontrerà nel novembre 2010 non prima di aver raccolto importanti informazioni sui corpi del sistema solare. Epoxi è stata capace di mappare la distribuzione di acqua e ossidrile in funzione della temperatura, della latitudine, della composizione superficiale e dell’ora del girono, confermando in maniera inequivocabile la presenza di queste molecole sulla superficie lunare.
Nell’immagine: a sinistra, un cratere lunare di recente formazione; a destra, la distribuzione dei minerali ricchi d’acqua mostrata in falsi colori.
Credit: NASA
Nell’immagine: a sinistra, un cratere lunare di recente formazione; a destra, la distribuzione dei minerali ricchi d’acqua mostrata in falsi colori.
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