E' noto he il Sole sta vivendo uno dei minimi di attività più pronunciati e prolungati dell'ultimo secolo. La sua superficie appare desolatamente priva di macchie per intere settimane e anche mesi e fra i fisici solari sono ormai aperte le scommesse su quanto a lungo durerà questa situazione. Un recente studio di Bill Livingston del National Solar Observatory (NSO) in Arizona fa temere che l'attesa per la ripresa dell'attività solare possa durare ancora a lungo. I ricercatori del NSO hanno misurato l'intensità del campo magnetico delle macchie solari negli ultimi 17 anni ricavando un andamento di evidente declino. Estrapolando i dati si prevede che, perdurando la stessa tendenza, nel 2015 le macchie solari potrebbero sparire del tutto. L'esistenza delle macchie sulla superficie del Sole è strattamente legata al magnetismo solare. Infatti, le macchie si formano quando il campo magnetico solare è particolarmente intenso da bloccare parzialmente il flusso di calore proveniente dall'interno della stella, raffreddando localmente la superficie solare che appare perciò di colore più scuro rispetto alle regioni circostanti. L'indebolimento dell'intensità del magnetismo solare ha perciò dirette conseguenze sul numero e sulle dimensioni delle macchie. I dati del NSO sono incontrovertibili e accettati dall'intera comunità dei fisici solari. Più controversa è la possibilità di estrapolazione dei dati per elaborare previsioni future. Alcuni ricercatori fanno infatti notare come la tendenza evidenziata per il magnetismo solare possa essere una normalissima fase dell'andamento ciclico dell'attività della nostra stella e che perciò potrebbe non essere affatto premonitrice della scomparsa per lungo periodo delle macchie solari. D'altra parte, non sarebbe la prima volta, nemmeno in età storica, che le macchie solari spariscono per lunghi periodi. Ad esempio tra il 1645 e il 1715, per circa 70 anni, la superficie solare si mostrò quasi completamente priva di macchie. Quel periodo, noto come minimo di Maunder, fu caratterizzato sulla Terra da temperature particolarmente basse, tanto da far parlare di "piccola era glaciale".
Fonte: NASA
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