La Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), la sonda con la quale dopo quasi 30 anni la NASA ha ripreso l'esplorazione del nostro satellite, ha inviato le prime immagini ottenute con le camere che costituiscono la parte principale del suo carico scientifico. LRO ha ripreso alcuni crateri in una regione immediatamente a sud del Mare Nibium. La nitidezza e la risoluzione delle immagini parlano da solo e danno un'idea di quale potrà essere il contributo che la sonda darà al miglioramento delle nostre conoscenze sulla Luna. Scopo principale della missione è quello di procedere a una mappaturadella superficie lunare anche allo scopo di individuare quelli che potranno essere i siti più indicati per gli atterraggi delle future missioni con equipaggio previste entro il 2020. LRO, inoltre, condurrà esperimenti volti all'individuazione di risorse preziose, come ad esempio il ghiaccio d'acqua, e allo studio dell'ambiente lunare. Inoltre, dopo il lancio e l'immissione in orbita lunare, anche l'altra sonda della NASA, la Lunar CRater Observation and Sensing Satellite (LCROSS) è diventata operativa. Il prossimo 9 ottobre, dopo circa 100 giorni di studio, riprese e analisi del suolo lunare, la sonda sarà fatta precipitare sulla Luna. A seguito dell'impatto si solleverà un'enorme colonna di polveri e detriti dalla cui analisi, condotta da strumenti sia dallo spazio che da Terra, sarà possibile ricavare fondamentali informazioni sulla costituzione chimico fisica della superficie selenica.
Nelle immagini al lato sono visibili le regioni riprese dalla sonda LRO, indicate con dei quadrati bianchi per facilitare l'individuazione della loro posizione nella porzione di superficie lunare che ha dimensioni di 3,5 per 14 chilometri.
Credit: NASA/Goddard Space Flight Center/Arizona State University
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