giovedì 2 luglio 2009

Un buco nero di medie dimensioni


Osservazioni condotte col telescopio spaziale XMM-Newton dell'ESA che opera nella regione X dello spettro elettromagnetico hanno conentito di accertare la presenza di un buco nero di circa 500 masse solari nella galassia ESO243-49. La scoperta, frutto del lavoro di un team di astronomi guidato da Sean Farrell, è stata resa possibile grazie alla rilevazione dell'intensa emissione X proveniente dalla materia risucchiata dal buco nero. E' la prima volta che viene scoperto con buona certezza un buco nero di massa pari a qualche centinaia di masse solari. Fino ad oggi, infatti, erano noti solo buchi neri supermassicci, di massa pari a milioni o anche miliardi di masse solari e ospitati al centro delle galassie, oppure buchi neri di non più di qualche decina di masse solari che si formano a seguito del collasso gravitazionale di stelle massicce giunte al termine del loro ciclo evolutivo. Gli astronomi avevano già avuto qualche evidenza osservativa sulla possibile presenza di buchi neri di taglia intermedia al centro di ammassi globulari, enormi agglomerati di centinaia di migliaia di stelle che popolano le regioni periferiche delle galassie. Fino ad oggi, però, mancava la prova definitiva della loro esistenza, per altro molto importante ai fini della verifica dei modelli teorici che descrivono l'evoluzione dei buchi neri supermassicci che si ritiene si formino per aggregazione successiva di quelli di taglia intermedia. La scoperta di HLX-1, così è stato identificato il buco nero osservato da XMM-Newton, è dunque molto importante, andando a costituire un tassello fondamentale per la comprensione di come si formano ed evolvono i "mostri" che alloggiano al centro delle galassie.

Credit: Heidi Sagerud

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