Il Very Large Telescope dell’ESO è uno dei più avanzati strumenti per l’osservazione a disposizione della comunità astronomica internazionale. Opera sotto i cieli asciutti e trasparenti del Cile e, grazie alla elevata tecnologia delle ottiche adattive, è in grado di eliminare completamente il disturbo dell’atmosfera. Il suo potente occhio infrarosso ha recentemente esplorato le regioni più interne della galassia NGC253, una spirale già nota perché presenta una elevata attività di formazione stellare. Gli astronomi spagnoli dell’Istituto di astrofisica delle Canarie hanno così potuto studiare una regione grande circa 11 anni luce in prossimità del centro galattico. All’interno di questa regione sono stati individuati almeno 37 aree particolarmente brillanti che i ricercatori ritengono essere stelle neonate che stanno appena emergendo dal guscio di gas e polveri nel quale si sono formate. Nel corso della stessa ricerca è stato poi possibile accertare che al centro di NGC253 risiede un buco nero di molti milioni di masse solari del tutto analogo a quello che si trova al centro della nostra galassia.
Credit: ESO
martedì 20 gennaio 2009
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