Le numerose missioni spaziali che negli ultimi anni hanno studiato Marte esplorandone anche la superficie hanno ormai accertato che il pianeta rosso era un tempo ricco di acqua che scorreva in fiumi e riempiva oceani. Oggi la situazione è completamente diversa: l’acqua non è più presente in forma liquida sulla superficie, essendo con tutta probabilità presente sotto forma di ghiaccio in giacimenti sotterranei o nel permafrost delle regioni polari. Fino ad oggi, in tale ambiente certamente ostile non è stata rilevata alcuna forma di vita. Eppure, una recente ricerca riaccende le speranze relative alla presenza di una qualche forma di attività biologica su Marte. Nella pur tenue atmosfera del pianeta, infatti, è stata rilevata la presenza di metano (CH4), una molecola costituita da 4 atomi di idrogeno e una di carbonio. Sulla Terra il metano è presente in abbondanza e si produce a seguito dei processi di digestione di molti microrganismi. L’attività biologica non è il solo meccanismo per la produzione di metano, che può originarsi anche da processi di ossidazione, comuni su un pianeta geologicamente attivo come la Terra. E proprio qui sta l’importanza della scoperta: aver accertato nell’atmosfera di Marte la presenza di metano indica che il pianeta ha una sua propria attività, se non biologica, quanto meno geologica. Infatti, il metano è una molecola che viene facilmente distrutta nell’atmosfera di Marte. Averne rilevata la presenza dimostra che sul pianeta deve essere attivo qualche tipo di processo, geologico o biologico, in grado di garantirne una sufficiente liberazione in atmosfera.
Credit: NASA
venerdì 16 gennaio 2009
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