sabato 21 marzo 2009

Buchi neri in rotta di collisione


Due fra i due più potenti strumenti per l'osservazione astronomica hanno unito le loro forze per regalarci una splendida immagine di due nuclei galattici che, nel giro di pochi milioni di anni, si scontreranno. Hubble, che opera nel visibile, e Spitzer che scruta il cielo nella regione infrarossa dello spettro elettromagnetico, hanno infatti osservato NGC 6240, una galassia che si è formata a seguito dello scontro e successiva fusione di due galassie. Il processo di fusione è ancora in corso e porterà, nel giro di qualche milione di anni, allo scontro dei nuclei delle due galassie originarie. Ciascuno dei nuclei ospita un buco nero di massa pari a milioni di masse solari, e la loro velocità relative è di migliaia di chilometri al secondo. NGC 6240 dista circa 400 milioni di anni luce nella costellazione dell'Ofiuco. Mostra un elevato tasso di formazione stellare, conseguenza della fusione fra galassie da cui si è originata. Infatti, lo scontro fra galassie non è affatto un evento catastrofico come si potrebbe pensare in considerazione delle masse, delle velocità e delle forze in gioco. Le distanze fra le singole stelle sono, infatti, così grandi rispetto alle loro dimensioni che gli scontri fra stelle sono altamente improbabili. Al contrario, l'effetto di compressione che lo scontro ha sulle grandi regioni di gas diffuse nelle galassie ha come conseguenza l'innesco dei processi di formazione stellare con la nascita di nuove generazioni di stelle. Un altro effetto chiaramente visibile anche nell'immagine ottenuta dai telescopi spaziali è la formazione di lunghe scie di stelle strappate dalle intense forze gravitazionali che ciascuna delle galassie esercita sull'altra.
Credit: NASA/JPL-Caltech/STScI-ESA

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