Le galassie sono luoghi in cui, contemporaneamente alla morte delle stelle giunte alla fine del loro ciclo evolutivo, nuove stelle nascono. In una galassia come la Via Lattea si accendono in media 4 stelle l'anno. Ci sono però alcune galassie in cui il tasso di formazione stellare è più elevato. Si tratta per lo più di galassie che hanno sperimentato in un recente passato gli effetti di incontri ravvicinati con altre galassie. L'interazione ha come conseguenza la compressione del gas interstellare presente nelle galassie che innesca così i processi di formazione stellare. Quello che succede però in NGC 1569 ha da sempre rappresentato un mistero per gli astronomi. Si tratta infatti di una piccola galassia, con massa di circa mille volte più piccola della Via Lattea. Eppure, presenta un tasso di formazione stellare di almeno mille volte maggiore a quello della nostra galassia. Come è possibile, tanto più in considerazione che NGC 1569 non mostra segni di recente interazione con galassie vicine? La risposta è stata trovata da un team internazionale di astronomi, tra cui alcuni ricercatori italiani dell'INAF. Studiando un particolare tipo di stelle, le giganti rosse, gli astronomi sono riusciti a determinare con maggior precisione la distanza della galassia che è risultata essere maggiore di quanto fino a ora ritenuto. Ciò comporta che NGC 1569 non è affatto una galassia isolata, ma si trova immersa in un gruppo di galassie la cui interazione gravitazionale è probabilmente la causa dell'eccezionale tasso di formazione stellare misurato. Credit: NASA, ESA, the Hubble Heritage Team (STScI/AURA) e A. Aloisi (STScI/ESA)
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