giovedì 28 maggio 2009

Un buco nero di ottimo appetito!


E' cosa ormai nota che al centro delle galassie sono ospitati buchi neri eccezionalmente massicci. Questi veri e propri "mostri cosmici" hanno masse di milioni o anche miliardi di masse solari che accrescono continuamente ingoiando il gas che imprudentemente si avviciana troppo al punto di non ritorno. Anche al centro della Via Lateta è ospitato un buco nero supermassiccio che, però, pur avendo una massa di oltre 4 milioni di massa solari, non presenta un tasso di accrescimento particolarmente vistoso. In molte altre galassie, invece, i buchi neri centrali ingoiano grandissime quantità di materia che, precipitando e riscaldandosi in un disco di accrescimento che circonda il buco nero, produce un'intensa attività di emissione di energia. In questi casi si parla di nuclei galattici attivi (AGN, dall'inglese active galactic nulei) e, a seconda dell'intesità e della geometria dell'emissione, l'attività si manifesta in modi anche molto diversi fra loro. Tra gli AGN ci sono anche le cosiddette galassie di Seyfert, dal nome dell'astronomo che le studiò e catalogò. In particolare, le galassie di tipo Seyfert I presentano dei nuclei molto brillanti la cui emissione è particolarmente rilevante nelle righe dell'idrogeno e minore in quelle degli elementi pesanti come il ferro. Proprio lo studio dell'emissione dovuta al ferro, che è influenzata da una serie di fattori come la rotazione e la massa del buco nero e la velocità della materia nel disco di accrescimento, ha consentito a un gruppo di astronomi di trovare ua conferma ai modelli teorici che descrivono il comportamento deigli AGN. In particolare, utilzzando il satellite dell'ESA XMM-Newton che opera nella regione X dello spettro elettromagnetico, gli astronomi hanno osservato1H0707-495, una galassia molto distante, scoprendo che il buco nero centrale, la cui massa è stimata fra i 3 e i 5 milioni di masse solari, divora materia al'incredibile tasso di 2 masse terrestri l'ora. Non c'è che dire: davvero un buco nero di ottimo appetito!

Credit: ESA

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