Lo scorso 23 aprile gli astronomi che utilizzano il telescopio spaziale Swift sono stati testimoni dell'esplosione del lampo gamma più distante mai registrato. GRB230409, così è stato identificato, è esploso infatti all'incredibile distanza di 13 miliardi di anni luce, in un epoca posteriore al big bang di meno di 800 milioni di anni. I lampi gamma sono i più energetici fenomeni dell'universo. Scoperti da satelliti militari negli anni '60, solo verso la metà degli anni '90 ne è stata compresa la natura: esplosioni che si verificano a seguito del collasso di stelle straordinariamente massicce, le stesse che gli astronomi ritengono popolassero il giovane universo già 200 milioni di anni dopo il big bang. Stelle tanto massicce bruciano rapidamente le pur grandi riserve di idrogeno e finiscono la loro breve vita in appena qualche centinaio di milioni di anni. Una stella piccola come il Sole, al contrario, ha una vita stimata nell'ordine di 10 miliardi di anni. Esaurito il combustibile in grado di sostenere le reazioni nucleari necessarie per bilanciare il loro stesso peso, queste stelle esplodono liberando incredibili quantità di energia che possono essere rilevate anche a distanze cosmologiche di miliardi di anni luce sotto forma di lampi gamma seguiti da un afterglow in quasi tutte le frequenze dello spettro. Essere riusciti a individuare un GRB (gamma ray burst, che in inglese significa appunto lampo gamma) così distante potrà aiutare gli astronomi a meglio studiare e comprendere le fasi evolutive dell'universo nel primo miliardo di anno di vita.
Credit: ESO
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