martedì 7 aprile 2009

Quando arte e scienza vanno insieme: il quadrante solare dell'arch. Di Emanuele

Per secoli, prima dell'invenzione del telescopio e anche successivamente, la realizzazione di strumenti di misura era caratterizzata non solo dall'accuratezza che la tecnologia dell'epoca consentiva, ma anche da una raffinatezza artistica che, purtroppo, nei moderni strumenti non è più rintracciabile. Per questo motivo il quadrante solare realizzato dall'architetto Leonardo Di Emanuele, persona squisita che ho avuto la fortuna di incontrare, appare come una piacevole eccezione. Non solo uno strumento preciso per misure astronomiche, ma anche un oggetto in cui si sono concentrate cura, raffinatezza, eleganza che solo la passione di un vero artista può realizzare. E' con vero piacere che presento il quadrante solare dell'architetto Di Emanuele da lui stesso brevemente descritto.

PROGETTAZIONE DI UN QUADRANTE SOLARE DI ALTEZZA:
UNO STUMENTO DI GNOMONICA

L’ideazione dello strumento attraverso un sistema empirico di rilevamento dei tracciati delle curve orarie è stato successivamente controllato con procedimenti scientifici. Sono stati presi in considerazione i principali andamenti delle curve orarie, controllati con formule di trigonometria sferica, ed i piccolissimi errori riscontrati eliminati. Quanto detto è stato applicato a tutte le curve orarie sia intere che per le frazioni dei 15 minuti, dei 30 minuti e dei 45 minuti.
Lo strumento
Il quadrante solare è stato predisposto per essere usato alla latitudine di 42 ° nord, cioè Roma e dintorni od altre località del globo che abbiano questo valore. Se adoperato altrove le letture risulteranno affette da errori sempre maggiori più ci si allontana dai 42 °. L’altezza del sole nel luogo di osservazione si misura in gradi, una volta posizionato lo strumento verticale con la luce solare radente la superficie antimeridiana o pomeridiana, ossia prossima ad essere illuminata ma in ombra. Questo procedimento evita l’osservazione diretta del sole, cosa sempre pericolosa per la vista. Vengono pertanto effettuate letture indirette di angoli opposti al vertice con estrema facilità e sicurezza.

Uso dello strumento
Indipendentemente che si adoperi lo strumento di mattina o di pomeriggio osservando la figura del settore orario si noteranno delle circonferenze concentriche sempre più grandi dal tropico del cancro al tropico del capricorno. Le sette circonferenze con tratto più intenso rappresentano i giorni in cui si ha il cambiamento di segno zodiacale dal solstizio invernale e viceversa. La costruzione stessa del settore orario assegna a queste curve, spaziature diverse a sua volta suddivise in diverse circonferenze più sottili. A queste circonferenze che rappresentano sostanzialmente le date in cui si fa la lettura, si sovrappongono le curve delle ore ed un regolo che ruota con asse lo gnomone. Queste sono le curve orarie con intervallo di 15 minuti una dall’altra, le misure intermedie andranno stimate a vista. Per una corretta lettura dell’angolo relativo all’altezza del sole è necessario che l’ombra dello gnomone trasversale coincida con la riga segnata sulla paletta del regolo. Il quadrante solare segna l’ora del luogo dove si effettua la lettura. Per un controllo con l’ora convenzionale segnata dai nostri orologi vanno fatte le seguenti considerazioni.Si deve fare riferimento al meridiano del fuso orario di appartenenza, che per Roma è il meridiano 15 ° est da Greenwich. Rispetto a questo va considerata la costante locale del luogo di lettura, ossia la longitudine trasformata in tempo. Va tenuto conto anche dell’ora legale nei periodi di validità.

Latitudine Nord 41° 55 ‘ 25 “
Roma Longitudine Est 0h 49m 49 s
Costante locale 0h 10 m 11s

Altro elemento da considerare è l’equazione del tempo con i valori giornalieri ed il relativo segno. Il tutto va sommato algebricamente. L’equazione del tempo rappresenta la differenza tra il tempo medio degli orologi civili ed il tempo degli orologi solari.Capito il disegno della costruzione dell’orologio, si possono effettuare delle varianti, come attestano le foto fatte da amici in altre località.Ad esempio in Egitto ad Assuan ed in Spagna a Murcia, e con il Prof. Ono Yukio presso la Zokei University di Tokio.Lo strumento è realizzato in ottone e montato su di una base di legno. E’ stato esposto alla Fiera dell’Astronomia a Forlì ed ha ricevuto una menzione al Concorso internazionale di Brescia “ Serafino Zani “, IX edizione.Per ulteriori informazioni rivolgersi a :
leonardo.di@alice.it

Leonardo Di Emanuele

architetto

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